Featured Posts Slider

Image Slider

28.6.21

La Nuit


Aritmie esenti nella notte
Sparse Pleiadi sinuose intatte
Non intacca l’esule forma antropica 
Delle mie viscere
E in mezzo a un plateale esilio del mio essere
Sì giace un viscoso allure 
esigente siffatto
Nondimeno il noumeno della morte al sol appagamento si consola
E brancola
Senza faro senza assenza.
 

Desiderata


Non vedo altri che te.
Non desidero altri che te.
eppur il conscio suggerisce altre vie
se non la pura invenzione di te.
che l’erotomania insita si dilegui all'istante da me
se ammettessi ai miei stessi occhi di instaurare anche il solo labile
desiderio di rinuncia 
incastigabile 
irrinunciabile.

Niente mi dissuade dall'enorme desiderio di te
della tua agnostica presenza
l'eccesso mi pervade.

Esso si espande
antistante da te.
L'esserci talvolta
È un assiduo inconsapevole vagare
che la mia sentenza divenga altro da una dichiarazione in divenire.
Eros e Thanatos assediano le mie future stanze
alla lancinante ricerca del dovuto e dell'aspettato.

Che io sia dannata
al solo pensiero di gioia inusitata
e spenta.
Non si estingue il fuoco dell’attesa
L’aspettativa
La solo anche atea fatua aspettativa del tuo ritorno
indietro alle mie ignote iridi cerulee.
Anatomica fisiognomica presenza
Il Verbo fattosi Carne
è ormai alle soglie del Creato
Il Varco Ominide
è suppergiù ormai una meta ascosa
e uno spirito guida ne miete i suoi carnefici.

Ecco.
Chi è sei tu.

Assedia interferenza d'animi plebei; così da ieri divieni nel mio corpo
una infinita prosodìa.